San Miniato - Guida Turistica

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.: SAN MINIATO
 San Miniato è un comune di 26.353 abitanti della provincia di Pisa. Viene soprannominata "La città del tartufo". Il centro storico della cittadina sorge in posizione strategica su un colle lungo l'Arno a metà strada tra Firenze e Pisa; la città, fino alla definitiva conquista fiorentina, è stata quindi scena di scontri fra i due odierni capoluoghi. Sede di diocesi, San Miniato è un importante centro economico ed industriale della zona del cuoio ed è famosa per i suoi tartufi bianchi e neri.
  La città è il luogo di origine della famiglia Bonaparte. Qui sono nati Paolo e Vittorio Taviani, noti registi cinematografici. L’economia di San Miniato poggia principalmente sull’industria conciaria, cui si aggiungono numerose aziende operanti nel settore delle confezioni e in quello alimentare. L’agricoltura viene praticata prevalentemente per la produzione di foraggi destinati al bestiame d'allevamento. I primi insediamenti nella zona di San miniato risalgono all'epoca etrusco-romana durante la quale San Miniato era un'importante baluardo dell'Impero. Nella seconda metà del 700 San Miniato venne invasa dai Longobardi che vi costruirono una prima chiesa titolata a San Miniato, martire fiorentino, e dalla quale il borgo trasse il suo nome.
  Il nucleo originario della città risale all'VIII secolo, quando diciassette longobardi, secondo un documento originale datato 713 e conservato nell'Archivio Arcivescovile a Lucca, si stabilirono su questo colle ed edificarono una chiesa dedicata al martire Miniato. Federico II di Svevia eresse nella città una rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la Toscana. Per questa origine germanica la città fu soprannominata per tutto il medioevo come San Miniato al Tedesco, denominazione usata anche per non generare equivoci con la Basilica di San Miniato al Monte di Firenze.
  Nel 1211 San Francesco d'Assisi si recò a San Miniato e vi fondò l'omonimo convento. In epoca comunale il borgo di San Miniato fu alleato alla potente città di Pisa, che a sua volta era retta dalla fazione ghibellina (sostenitrice dell'Impero). Nel corso del 1200 San Miniato ottenne numerosi privilegi dall'imperatore Federico II, tra i quali la ristrutturazione dell'impianto urbano e la successiva fortificazione e la costruzione di una rocca. Allorquando la fazione ghibellina decadde, San Miniato venne sottoposta alla dominazione di Carlo d'Angiò, alla quale riuscì a ribellarsi nel 1291 aderendo alla lega Guelfa e costituendosi in libero comune.
  L'autonomia del borgo durò poco e nel 1347 San Miniato entrò a far parte della Repubblica Fiorentina sotto la cui dominazione ebbe inizio una fase di incremento economico che le diede una importanza tale da essere considerata in quel periodo una delle maggiori città della regione. Nel 1622 San Miniato venne elevata al rango di città e divenne anche sede vescovile. Ormai stabilmente nell'orbita fiorentina San Miniato ne condivise la storia e le sorti fino all'Unità d'Italia che avvenne nel 1861 ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. Tra le numerose manifestazione che si svolgono periodicamente a San Miniato segnaliamo la tradizionale "Mostra del tartufo bianco" che si svolge ogni anno nel mese di novembre.